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Ritrovato dopo anni di oblio, "Il libro di inventario della collezione Friedrich" fu redatto nei primi anni del Novecento per catalogare e stimare il valore dei beni appartenuti al pittore più celebre del romanticismo tedesco, Caspar D. Freidrich. Stravagante collezionista, l'artista raccolse e organizzò una personale wunderkammer nella residenza di Greifwalder Oie. Compongono l'inventario innumerevoli oggetti e enigmatici documenti: frammenti di carte geografiche, piante officinali, reperti archeologici, miniature e monili, unguenti e veleni, ritratti di amici, nemici e sconosciuti. Tutti collocati con minuziosa perizia in teche di legno, le raccolte appaiono come rebus indecifrabili, capitoli di una personale enciclopedia in cui si intrecciano memoria personale e ricerca storica. Liliana Salone ricostruisce con disegni a matita, dettagliati e al contempo sintetici, in 36 tavole illustrate l'intero catalogo dei reperti, riaccendendo con malinconica fascinazione il ricordo delle cose perdute.